Dopo diversi Capitoli che hanno registrato una progressiva deriva verso l’ambientazione futuristica (con la possibilità di usare jetpack, esoscheletri, robot, droidi ecc.), che personalmente non ho apprezzato (evitandone l’acquisto), finalmente C.o.D. ritorna ad un contesto storico e tradizionale per una serie così celebre, ovvero la Seconda Guerra Mondiale, con alcune novità e meccaniche già viste ma opportunamente implementate a fronte del periodo storico rivisitato.
La Campagna Single Player è ben realizzata: la grafica è spettacolare (in alcune cutscenes sembra di vedere effettivamente un film) e sono state introdotte, nel gameplay, alcune idee già viste (come l’utilizzo dei medikit per ripristinare la salute, già presenti nel primo C.o.D.) ed altre meccaniche totalmente nuove ma ottimamente integrate nelle dinamiche di gioco (si veda la presenza di compagni di supporto, in grado di fornire granate e munizioni nei momenti in cui ne avremo assolutamente bisogno).
In aggiunta, il gioco alterna - alle solite sezioni FPS classiche - alcune missioni o sezioni di gioco particolari, che spezzano la solita monotonia dello scontro a fuoco ripetuto e continuo (è presente ad esempio una sezione in cui ci ritroveremo a pilotare un aereo caccia oppure un’intera missione di infiltrazione “sotto copertura” all’interno di un Alto Comando tedesco).
Complessivamente la campagna non è molto lunga (a meno di non voler raccogliere tutti i collezionabili o gli achievements, i quali talvolta richiedono la ripetizione delle missioni finalizzata alla loro esclusiva ricerca) e mostra, comunque, alcune pecche. A parere di chi scrive, per esempio, il gioco in modalità Single Player poteva e doveva essere sviluppato anche da un punto di vista diverso da quello ormai fisso, ripetuto ed esclusivo, del solo fronte americano; la sola introduzione di nuovi segmenti di gioco, centrati su dinamiche diverse dal semplice scontro a fuoco col nemico, potrebbero infatti risultare non sufficienti ad innovare un titolo che, in ogni caso, era fortemente atteso dal pubblico dei videogiocatori.
Per quanto riguarda la modalità Multiplayer, essa è piuttosto convincente; il livello di interazione è quasi perfetto, ed anche su questo profilo si rinvengono idee innovative. In primo luogo, sono state introdotte le c.d. Divisioni, ovvero una sorta di profili di specializzazione all’interno del gioco, i quali comportano la scelta preferenziale orientata ad una determinata classe di armi (fucili d’assalto, mitragliette, fucili di precisione, ecc.) e ad un (più o meno definito) stile di gioco, ma che – al contempo – non costringono comunque il giocatore alla rinuncia di tutto il resto.
Una simile modalità soltanto “orientativa” dello stile di gioco, comunque liberamente personalizzabile dal giocatore, rappresenta sicuramente una discreta innovazione, sebbene forse sarebbe stato auspicabile prevedere non tanto una scelta in termini di bonus connessi alle armi tipiche (per es. la baionetta sui fucili d’assalto per la Divisione di fanteria), bensì esclusivamente di miglioramenti come i perks.
Sempre con riguardo al Multiplayer online, si registra poi la presenza del Quartier Generale: esso svolge il ruolo di HUB sociale del gioco, all’interno del quale trovano collocazione diverse attività interessanti tra cui il poligono di tiro (utile per testare le armi), le sfide 1 vs 1 all’interno di un’apposita arena, nonché il riscatto delle c.d. casse di rifornimento (dalle quali è possibile ottenere le ricompense più disparate: da quelle puramente estetiche come i biglietti da visita o le uniformi, sino a versioni speciali o migliori delle armi in dotazione).
Oltre alle classiche modalità di gioco (D.M., T.D.M., Dominio, Cerca&Distruggi, ecc.), questo C.o.D. presenta un’assoluta novità, ovvero l’inedita modalità Multiplayer Guerra molto coinvolgente ed entusiasmante, in quanto non concentrata semplicemente sull’eliminazione degli avversari ma anche sulla cooperazione con i compagni di squadra finalizzata al conseguimento di obiettivi (diversi per chi attacca rispetto a chi difende) posti in successione e da conseguire entro un limite di tempo predefinito (solitamente in numero di quattro e sempre diversi da mappa a mappa).
Per quanto riguarda, invece, gli aspetti negativi del gioco Multiplayer, il problema maggiormente rilevante è rappresentato dai numerosi giocatori hacker e cheater che popolano i server di gioco, i quali non sono per nulla o minimamente rilevati (ed esclusi) dal sistema nonostante la problematica fosse emersa già durante la fase di beta-testing.
Altro fattore negativo è dato dalla presenza in gioco di armi oggettivamente più forti di altre in termini di danni inferti, le quali talvolta stravolgono gli equilibri o, per altro verso, livellano qualsiasi differenza tra giocatori più o meno abili.
A ciò si aggiunga anche un sistema di matchmaking alle volte del tutto incoerente (non è infrequente trovare situazioni in cui tutti i giocatori di livello più alto vengano inseriti nella stessa squadra, contrapposta ad una compagine avversaria formata, invece, da giocatori di livello assai inferiore, con conseguenti prevedibili esiti di forte squilibrio tra le due fazioni in gioco).
Infine, una (seppur invero trascurabile) nota di demerito deve essere rinvenuta nell’assenza (tra gli scenari giocabili senza avere il Season Pass) della storica, celebre e plurigiocata mappa di Carentan, ridisegnata per l’occasione partendo da quella presente nel primissimo Call of Duty.
Chiude il comparto di modalità giocabili la modalità Nazi Zombie, ben fatta e convincente; essa si dimostra una valida alternativa al Multiplayer classico, da poter giocare – in maniera un po’ più scanzonata rispetto al gioco classico – con altri Player e con amici (in numero massimo di 4 giocatori contemporaneamente). Realizzata in maniera più che accettabile, con la presenza di abilità e bonus peculiari selezionabili per ognuno dei 4 membri del team, permette di avere una discreta rigiocabilità unita alla possibilità di customizzare di volta in volta la squadra per provare combinazioni sempre diverse.
In conclusione, Call of Duty WW2 si presenta come un gioco molto valido, un titolo della serie C.o.D. ben realizzato e che ritorna finalmente alle origini ed alle caratteristiche dei primi capitoli della saga, con l’aggiunta di alcune idee più o meno apprezzabili, capaci di rendere il gioco quasi perfetto.
In definitiva, è un gioco consigliato a tutti coloro che hanno apprezzato le versioni più tradizionali di Call of Duty, ovvero quelle ambientate nella Seconda Guerra Mondiale, o che – in via generale – siano amanti dei giochi FPS a tema WW2.
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Grafica spettacolare
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Ritorno all’ambientazione WW2
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Buona giocabilità
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Multiplayer convincente
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Nuova Modalità Multiplayer Guerra
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Campagna giocabile dal lato della sola fazione U.S.A.
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Diversi hacker e cheater presenti sui server Multiplayer Online
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Alcune armi sbilanciate e tendenza al maggior uso di armi automatiche
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Mappa di Carentan accessibile solo tramite Season Pass