Per ora mi limito a recensire solo Remake dato che non ho ancora giocato a Rebirth, una volta fatto aggiornerò la mia recensione.

Da fan sfegatato del FF7 originale del 1997, devo ammettere che inizialmente ero timoroso e dubbioso di acquistare e giocare questo remake: una buona fetta dei fan che si considerano “OG” ne parlano male, e questo mi aveva frenato parecchio.

Fortunatamente, dopo averlo giocato, posso dire che questo remake mi ha stupito e soddisfatto più di quanto mi aspettassi. Square Enix è riuscita a creare un perfetto mix tra fedeltà e innovazione, capace di colpire sia i veterani sia i nuovi giocatori.

Il gioco unisce perfettamente i momenti iconici del FF7 originale con elementi nuovi: il combat system action RPG è divertente, la storia è sempre avvincente con numerosi dettagli che approfondiscono i personaggi principali e secondari e il mondo di gioco, le missioni secondarie sono ben inserite e la rielaborazione della colonna sonora è spettacolare. Anche i nuovi dettagli narrativi, come i Whispers/Numen (che personalmente questi ultimi non ho tanto gradito in diversi momenti) e alcune espansioni di location, arricchiscono l’esperienza senza snaturare l’originale e per concludere i mini giochi non ti fanno bestemmiare.

Ci sono però alcuni difetti: alcune sezioni risultano artificialmente allungate (capitolo 10, capitoli 17 e 18), l’uso delle summon è piuttosto superficiale, e senza fare spoiler, alcuni personaggi storici del party non sono giocabili. Inoltre, resta una scelta discutibile aver diviso la storia in più parti, a livello economico per il portafoglio di una persona fa male, ma capisco il perché di questa scelta visto quanto è mastodontico il progetto, non si tratta semplicemente di un Remake.

Non capisco chi si definisce fan “OG” e critica il remake: leggendo molte recensioni, sembra che alcuni non abbiano mai giocato l’originale o lo ricordino male. Soggettivamente può piacere o meno, ma oggettivamente è un’opera mastodontica, curata, emozionante e rispettosa del gioco del ’97. La sua esistenza non toglie nulla all’originale, che resta sempre giocabile.

In sintesi, FF7 Remake è un’eccellente fusione di nostalgia e innovazione, un’esperienza che merita di essere provata.

Piccola premessa: sono un grande fan dei titoli Atlus, in particolare della serie Persona. Ai tempi giocai Persona 3 FES e, pur riconoscendone i limiti e i difetti, credo sia giusto contestualizzarlo nel periodo in cui uscì e nelle tecnologie disponibili allora.

Persona 3 Reload, invece, mi è sembrato un progetto low effort, pensato principalmente per fare leva sulla nostalgia dei vecchi fan e al tempo stesso attirare nuovi giocatori avvicinatisi al brand grazie al fenomeno di Persona 5 e Persona 5 Royal.

Sono rimasto molto deluso da come è stato gestito, perché Atlus aveva la possibilità di rielaborare il gioco per renderlo più fruibile, fluido e moderno, correggendone i difetti storici. Invece, ci ritroviamo con un titolo che riporta quasi 1:1 sia i punti di forza sia le debolezze dell’originale.

Ad esempio, le prime 17-20 ore scorrono senza che accada praticamente nulla, e questo è un problema, perché il ritmo risulta piatto e privo di evoluzione, di base c'è anche una ragione per cui non accade niente in queste 'prime' ore di gioco, però se a livello concettuale è una cosa figa, a livello pratico e di gameplay non funziona per niente.

I nemici sono molto ripetitivi: ci si ritrova con un piccolo roster che viene riciclato per oltre un centinaio di piani.

Altro grande problema è il Tartaro. Nelle prime ore può essere piacevole tornarci, affrontare i nemici e rivivere le emozioni dei vecchi tempi per chi ha giocato le versioni originali di P3, ma diventa presto monotono e privo di stimoli.

Un’altra nota dolente è rappresentata dai contenuti tagliati: alcuni mai resi disponibili, altri proposti come DLC a pagamento. Mi riferisco in particolare a Episode Aigis, che racconta gli eventi successivi alla conclusione della storia base e soffre degli stessi problemi del gioco principale, dungeon ripetitivi e un roster di nemici povero e poco ispirato.

Le poche cose davvero riuscite sono la storia, la caratterizzazione dei personaggi, sempre simpatica e coinvolgente, e la colonna sonora, su cui Atlus non sbaglia mai.

Se posso dare un consiglio da appassionato: piuttosto che acquistare questa versione, vi suggerisco di recuperare Persona 3 Portable, anch’esso disponibile su Steam.

Questa non è una recensione, ma sono semplicemente le mie prime impressioni sul gioco.

Ho acquistato questo gioco 3/4 giorni fa ed ho già superato le 20 ore di gioco, ne sono completamente dipendente. Io vengo da The Finals, l'altro gioco di Embark Studios e onestamente inizialmente ero abbastanza scettico, temevo di ritrovarmi con un'esperienza caotica, instabile e mal bilancia, cosa di cui purtroppo The Finals soffre dalla prima season, oltre al fatto che ero molto dubbioso su un esperienza del genere in terza persona. Invece mi sono ritrovato davanti a un gioco sorprendente sotto ogni aspetto !

Sono rimasto scioccato in modo positivo per quanto questo extraction shooter sia così stabile e ben ottimizzato sin dal lancio, non ho avuto nessun bug o problemi di alcun tipo, tranne un paio di volte un calo di frame, dal punto di vista tecnico, ottimizzazione e fluidità hanno sicuramente imparato dall'esperienza e gli errori che hanno fatto con The Finals.

Contrariamente ad altri extraction shooter sul mercato, non c'è nessuna traccia di p2w, compri il gioco e finisce li, inoltre hanno anche annunciato una roadmap con diversi contenuti che verranno rilasciati nel tempo (nuovi ARC, nuove mappe, nuove missioni, nuove armi, ecc...). L'unico modo in cui è possibile spendere la valuta reale in questo gioco, è per acquistare elementi cosmetici per personalizzare la mascotte oppure il nostro personaggio ed è qui che mi sentire di dare un piccolo punto a sfavore, le skin sono troppo care e non mi fanno soggettivamente impazzire a livello estetico, però alla fine sono una cosa totalmente opzionale, quindi non mi da neanche fastidio.

E' un titolo che rispetta il tempo dei suoi giocatori, tanti extraction ti richiedono di giocare diverse ore al giorno per farmare magari anche una singola risorsa, trasformando il gioco in un secondo lavoro, Arc Raiders invece no : puoi fare 2 partite al giorno, come puoi farne anche 10 ma non ti cambia niente, ritornerà comunque alla base con delle risorse utili che potrai utilizzare in qualche modo, difatti non esistono risorse inutili in questo gioco e questa cosa personalmente l'ho molto apprezzata. Ed è una cosa anche rara al giorno d'oggi dato che molti titoli moderni sono studiati per succhiarti via ogni tue secondo disponibile nella giornata, quindi in sostanza non è il tipo di gioco che ti punisce perché hai solo un ora libera al giorno, perché puoi comunque fare progressi, ma allo stesso tempo ti premia se ne giochi 5 di fila, è ben equilibrato.

Lato pvpve è molto divertente, nel gioco esistono due tipe di q diverse : solo players e party da 3, che regalano un esperienza di gioco completamente diversa. In tutto avrò fatto 5/6 partite in party con dei random o con gente su discord e la regola non scritta di quando si incontra una squadra nemica è che si spara, non ci si fida dell'altro gruppo e qui sento di aggiungere un'altra nota negativa, non tanto per il combat in sé, ma perché quando si inizia un fight, le altre squadre sulla mappa lo sentono e di conseguenza spesso raggiungono il fight rendendolo un inferno. Cominci un combattimento contro una squadra e dopo pochi secondi diventa un fight tra 5 squadra, diventa abbastanza confusionario e si capisce poco o niente, non si capisce chi ha ucciso chi o contro quante persone si sta combattendo.

Al contrario, la solo q è qualcosa di magico, raramente si fa del pvp e i giocatori sono più propensi a collaborare insieme per terminare quest, cercare risorse o abbattere ARC nemici, è un informazione da prendere con le pinze, perché c'è sempre qualcuno che si spaccia per friendly e poi ti spara alle spalle o che fa il furbetto, ma in 20 ore di gioco, ho trovato più gente amichevole che gente malintenzionata e tutto ciò rende il gioco magico.

Per concludere, se siete degli appassionati di shooter oppure volete entrare nel mondo degli extraction shooter per la prima volta e cercate un'esperienza nuova, completa e onesta, ARC Raiders è una sorpresa da non perdere.

Secondo me è un gioco da premiare perché non solo rappresenta un grande passo avanti per Embark Studios dal lancio del loro primo gioco, ma dimostrano anche che si puo' lanciare un gioco al giorno d'oggi, senza bug, problemi di performance, grind tossico o microtransazioni aggresive.

Questo titolo è anni luce lontano da quello che è stato presentato e promesso dagli sviluppatori. Se volete risparmiare tempo e soldi, NON comprate questo titolo. Oltre ai numerosi bug che forse non verranno mai corretti, il piacere di giocare e proseguire il titolo è pari a 0. E lo dico da un grande fan dei titoli Bethesda.

Nelle prime ore, il gioco ti lascia incollato allo schermo inizialmente per la trama e poi per l'immensa quantità di cose da fare, ma...dopo già una decina di ore passate sul gioco, le attività secondarie e anche quelle legate alla trama principale cominciano a diventare parecchio ripetitive (cosa molto comune negli open world rilasciati negli ultimi anni) e potrebbe anche portare ad annoiare parecchio il giocatore fino a farli perdere completamente l'interesse.
E' un acquisto consigliato ai fan dei film di Mad Max.

Tra la GOTY edition comprata anni fa su PS3 e questa acquista per PC, ho perso il conto di quanto tempo ho passato su questo titolo.
E' il miglior Fallout realizzato da Bethesda e uno dei migliori giochi single player a cui io abbia mai giocato.