Delusione totale.
Ci provo e ci riprovo a caricare i salvataggi e andare avanti con le missioni nella mappa open world, ma non si può proprio accettare questa cosa. Iniziamo dal principio:
Metal Gear è una saga fatta di giochi binari, belli, avvincenti, con una trama solida, sviluppi audaci, profondi e significativi. Tranne per quel che riguarda questo Metal Gear V, che mi ha deluso oltre ogni modo. L’intro è persino ingannevole: per come inizia, sembrerebbe quasi il capitolo che uno si aspetta: Tanta suspense, una trama che parte bene e porta il giocatore a eventi progressivi ed emozionanti che fanno presagire una premessa solida. Ed è proprio quel tipo di inizio che alimenta la voglia di giocare (com’è sempre stato nei precedenti Metal Gear).
Poi però, a un certo punto, il gioco “si ferma”: smette di progredire e si blocca in un loop di attività inutili e ripetitive. La mappa open world (nemmeno così estesa, ci riporta sempre negli stessi posti per svolgere missioni primarie e secondarie simili tra loro (facilissime ma dispendiose in tempo tra percorsi, ostacoli e oggetti da raccogliere), con ricompense altrettanto insignificanti: monete, materiali, risorse… insomma, farming e crafting.
Perché sabotare così una grande saga che aveva già un format vincente per adottare una formula lenta e noiosa?
Forse per far sembrare il gioco più lungo? O forse nel 2015 si cavalcava la moda del momento, quando andavano per la maggiore quegli ibridi tra RPG e gestionali? In quegli anni uscì, per esempio, Fallout 4, che proponeva una meccanica simile ma almeno era riuscito in qualche modo. Lo stesso, però, non si può dire per Metal Gear Solid V.
Pensate a un libro avvincente, emozionante, che vi spinga a tornare a leggere per scoprire come continua la storia. Ora immaginate se tutte le pagine venissero strappate via e ve ne dessero solo due alla volta, e tra l’una e l’altra vi dicessero: “Aspetta, prima di continuare vai a fare la spesa!” Poi, dopo aver fatto la spesa, ve ne danno altre due. Ma per proseguire, ora dovete pulire casa. E così via… Giocando a Metal Gear Solid V, questa è la sensazione: una trama talmente diluita da non vedere mai il suo sviluppo. Ogni volta che si accenna a un'evoluzione narrativa, partono missioni di raccolta materiali, gestione del personale (che poi va selezionato), personalizzazione delle armi, ecc...
Per fare un esempio: dopo due ore passate a girovagare nella mappa facendo cose inutili, ho salvato il tizio che può sistemare il braccio bionico di Snake/The Boss… solo per perdere altro tempo a personalizzare pure quello.
Hanno ridicolizzato un brand iconico trasformandolo in una versione banale e pacchiana, facile da giocare, pensata per chi preferisce perdere tempo a cavallo e raccogliere risorse, anziché proseguire la storia e arrivare al finale. È una vergogna secondo me (ma anche secondo il suo stesso creatore, a quanto pare: sembra infatti che Hideo Kojima si sia dimesso prima di terminare questo disastro).
Non ho altro da aggiungere. Non continuerò questo titolo. Spero solo, a questo punto, in futuri remake ben fatti dei primi quattro capitoli che hanno contribuito a fare la storia dei videogiochi.